Nel suo romanzo intitolato “Teoria femminista: dal margine al centro” una delle tante aree di cui parla Bell Hooks è il perpetuo confinamento razziale delle donne nere oppresse. Il termine doppio legame le viene in mente quando dice che “essere oppressi significa assenza di scelte” (ganci 5). Il doppio legame è "circostanze in cui le scelte sono condensate a pochi e ogni scelta porta alla segregazione, alla colpa o alla negazione". minoranza svantaggiata di “non vincere mai” e di conseguenza consentire alla “norma” dominante e privilegiata di non sperimentare una segregazione perpetua. Bell Hooks afferma che “gli stereotipi razzisti della donna nera forte e sovrumana sono miti operativi nella mente di molte donne bianche, consentendo loro di ignorare la misura in cui le donne nere possono giocare nel mantenimento e nella perpetuazione di quella vittimizzazione” Questa citazione è significativa perché comunemente, le persone appartenenti a razze/culture minoritarie possono sperimentare ingiustizie o microaggressioni, che spesso le rendono consapevoli della loro posizione di minoranza all’interno una cultura/razza dominante e maggioritaria. La minoranza può essere consapevole di essere “fuori dalla norma” e speculare continuamente se la loro segregazione sia o meno dovuta alla loro razza o cultura. Un individuo della maggioranza, quindi la “norma” prevalente, crea il privilegio di non sperimentare o mettere in discussione questa segregazione perpetua. Tuttavia, questo è il punto in cui scopriamo il doppio legame. La minoranza si sente isolata, irritata e sente che è suo dovere affrontare sempre le microaggressioni. Quando non ci si oppone alle aggressioni si lascia soltanto che la segregazione persista. Tuttavia, se tu... a metà della carta... degli affari con le femmine bianche, alla fine escludi la femmina nera da alcuni dei soli possibili amici che può avere e permetti alla "norma" maggioritaria e dominante di Non sperimentare queste oppressioni e la perdita di scelte. In definitiva, ogni giorno sorgono particolari tipi di doppi vincoli. È evidente che “essere oppressi significa assenza di scelte” quando le minoranze culturali o razziali vengono osservate come “troppo sensibili” quando si offende il potere di una cultura o razza dominante. Non affrontando queste questioni, si permette a questi resoconti di rimanere sconosciuti e rimanere come qualcosa di arrogante da perpetuare e diffondere nella società. È evidente che la definizione di oppressione di Hooks dimostra il doppio vincolo nelle relazioni razziali, costringendo la minoranza socialmente svantaggiata a “non vincere mai” e consentendo alla “norma dominante” privilegiata di non sperimentare mai una segregazione perpetua..
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