Topic > Analisi del commercio delle spezie - 997

La maggior parte della letteratura storica sul commercio delle spezie nell'Europa del tardo medioevo esamina il ruolo chiave che le spezie ebbero nello stimolare gli europei occidentali a esplorare e fondare imprese coloniali. Paul Freedman propone di concentrarsi sul lato della domanda, sul "perché in primo luogo le spezie erano così popolari, perché erano sufficientemente ricercate da essere portate dai commercianti in Europa da quelli che sembravano gli angoli più remoti del mondo". Questo articolo sosterrà che Paul Freedman segue i consigli forniti da Storey e Jones in Writing History. Le sue argomentazioni a favore della scarsità e del valore delle spezie riguardano i prezzi, la domanda e i mezzi con cui venivano raccolte. Fornisce dettagli su come funzionava il commercio delle spezie nel Medioevo, su come la mancanza di conoscenza e controllo sulle loro fonti ha stimolato il desiderio degli europei di eliminare gli intermediari e su come le voci sollevate contro il consumo cospicuo di spezie hanno avuto scarso effetto sul loro utilizzo. Dopo aver stabilito come e perché gli europei fossero così ansiosi di pagare prezzi elevati per un'enorme varietà di spezie, Freedman racconta poi la storia di come le spedizioni sostenute dal governo iniziarono a trovare e ottenere il controllo delle fonti attraverso l'esplorazione e la conquista. Freedman scrive anche del declino della domanda di spezie nel XVII e XVIII secolo e della loro scomparsa dal commercio mondiale come merci per il cui controllo i paesi sarebbero andati in guerra. Pur presentando in anteprima le sue argomentazioni principali nell'introduzione, Freedman si sbarazza rapidamente della conoscenza convenzionale. che le spezie erano popolari nel Medioevo perché aiutavano a conservare la carne e a coprire il deterioramento. Nota che la salatura, il decapaggio, l'affumicatura o la stagionatura all'aria erano mezzi di conservazione molto più efficaci. Ancora più importante, il prezzo delle spezie... metà della carta... tutti i libri di cucina avrebbero potuto essere paragonati con profitto alla moderazione solitamente consigliata nei regimi di salute, un genere di testo medievale che era più comune dei libri di cucina. Infine, Freedman si riferisce spesso ai fenomeni contemporanei come analoghi ai punti che sta sottolineando. A volte sono divertenti ma servono anche a sottolineare punti seri. Tali esempi riportano effettivamente al lettore la dinamica alla base del rapporto tra l’attrattiva delle spezie e la loro rarità nell’Europa premoderna. Nel complesso, Freedman ha scritto una sintesi magistrale della ricerca proveniente da molti rami diversi della storia economica, sociale, politica e testuale. Occasionalmente, alcuni dettagli di testi particolari rallentano l'avanzamento, ma il lettore alla fine viene ricompensato con approfondimenti aggiuntivi e con una prospettiva generale che vale la pena continuare a leggere..