Il consequenzialismo è una teoria della punizione che fornisce una giustificazione morale per la punizione tenendo conto delle conseguenze future e soppesando il valore intrinseco di una punizione rispetto ad altre alternative disponibili. La logica principale della punizione è quella di anteporre il bene al danno, di scoraggiare o prevenire in primo luogo il verificarsi di crimini e di impedire che vengano commessi crimini futuri. L’utilitarismo prenderebbe anche in considerazione la possibilità di punire gli innocenti o di emettere una sentenza più severa per un crimine minore se si potesse determinare che i benefici per la società superano le conseguenze di tale punizione (Howard). Ad esempio, se si credesse che si possa ottenere una migliore deterrenza o prevenzione del crimine, un consequenzialista prenderebbe in considerazione l’esecuzione di un assassino anziché l’imposizione di una condanna all’ergastolo. Il retributivismo è una teoria della punizione che guarda indietro alla natura specifica di un crimine e determina quanto ha sofferto la vittima, al fine di giustificare moralmente la severità della punizione. L’enfasi morale è posta sulla correzione di un torto e sulla ricerca della giustizia garantendo che i criminali ottengano ciò che vogliono...
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